La collina dei Camaldoli ricoperta di cenere è la scena meno agghiacciante rispetto a quello che è successo durante la notte di mercoledì. I primi focolai sono spuntati nel pomeriggio, dal lato che affaccia verso Fuorigrotta e Soccavo, il vento ha fatto sì che potesse divampare ovunque senza scampo, lasciando cenere, natura morta e un odore nell’aria orribile.
I Vigili del fuoco hanno avviato da subito le operazioni di spegnimento aiutati sia dagli elicotteri che dai canadair e prestando soccorso agli abitanti nei dintorni. Stamattina continuava a cadere cenere e le operazioni sono andate avanti per tutta la mattinata.
Ormai quello che resta è una distesa di cenere e alberi bruciati, poca la vegetazione ancora in vita, dal 19 giugno ancora non è stato del tutto spento.
Giuliana De Lorenzo, consigliera della Terza Municipalità di Napoli (Stella – San Carlo all’Arena), ha pubblicato alcune immagini e video su tik tok con la scritta in sovrimpressione: “Quello che resta”.
Si è in cerca dei colpevoli: si pensa che le fiamme siano state accese volontariamente, difatti, è stata avviata un’inchiesta.
la foto in copertina è di Francesca Sciarra