di Tommy Totaro
Sembra ieri. Eppure, sono trascorsi esattamente dieci anni dalla liberazione del Parco Don Andrea Gallo di Soccavo. Uno spazio pubblico, per tanto, troppo tempo, trascurato e abbandonato a sé stesso, che nel 2013 è stato e restituito al quartiere, grazie al Comitato Soccavo – Co.S. e a un bel gruppo di abitanti della zona. Da allora, l’area che prende il nome dall’instancabile attivista, educatore e prete di strada genovese, è diventata un bene comune autogestito, riconosciuto dalle istituzioni locali.
Due lustri non sono pochi, per questo, l’11 giugno scorso, si è deciso di festeggiare in grande la ricorrenza partendo, sin dal mattino, con una serie di attività laboratoriali destinate ai bambini. Nel pomeriggio, invece, un coloratissimo corteo, cui hanno preso parte, tra gli altri, BandAssurda Murga Flegrea, Murga di Soccavo e Frente Murguero Campano – M’abbrucia o’ Frente, ha attraversato alcune strade del quartiere fino ad arrivare al parco di via Nerva. In testa alla parata, Soccàvola, la “santa” irriverente, protettrice di Soccavo e delle sue storie di lotta, nata da un gemellaggio tra CPRS – Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo, SKabb -Collettivo SKART-abbelliamo di Soccavo e Gridas Grupporisvegliodalsonno di Scampia. È infatti “nipote” di san Ghetto Martire di Scampia, protettore di tutte le Periferie del Mondo dal 2005, anno della terribile faida. All’arrivo dei partecipanti, Valentina Galluccio e Totore Nilo hanno cominciato a dipingere dei murales, circondati da curiosi grandi e piccini.
L’evento è proseguito con un dibattito pubblico, durante il quale è stata raccontata la storia di rivendicazione dello spazio, cui hanno preso parte anche Anna Motta e Pino Paciolla, genitori di Mario, il giornalista e cooperante napoletano trovato morto in Colombia nel 2020.
Ad animare la cena sociale, le musiche della Banda Basaglia e dei Zezi Gruppo Operaio, mentre a chiudere la serata – che ha visto tra gli ospiti anche Oscarino Di Maio – è stato un movimentato dj set firmato NaDir\Napoli Direzione Opposta.