Il 29 giugno è sempre stato un giorno speciale per gli abitanti di Soccavo che vivono con intensità il Triduo Solenne in onore delle guide luminose della fede e colonne della Chiesa Cattolica.
A ispirare i fedeli le parole di San Leone Magno, Papa e Dottore della Chiesa, che ricorda: “Con la loro predicazione del Vangelo, i Santi Pietro e Paolo hanno fatto brillare in tutto il mondo la luce della verità. Sono due lumi che non si spengono, due fiaccole che continuano ad ardere per la Chiesa di ogni tempo”. A Soccavo, quella luce arde nella preghiera, nella fraternità, nel servizio ai piccoli e ai poveri. La festa ha avuto il suo tripudio nella domenica dedicata a Pietro, fondatore della Chiesa Cristiana e per questo è considerato il primo papa, e di Paolo considerato il principale missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani.
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è una delle chiese monumentali di Napoli
Il tempio fu costruito nel 1540, a séguito dell’aumento della popolazione dovuto alla fuga degli abitanti di Tripergole a causa della nascita del Monte Nuovo nella notte tra il 27 e il 28 settembre 1538. Inizialmente inglobata una piccola cappella, risalente al XIII secolo, poi elevata a parrocchia nel 1538. La chiesa fu ristrutturata nel 1775 e restaurata subito dopo l’Unità d’Italia e, nuovamente, nel 1989. La facciata, che costituisce la principale testimonianza medioevale del complesso, è formata da tre pannelli orizzontali ed è ornata peraltro da un portale in piperno (databile al XVI secolo), da un orologio a rosone circolare con una mostra maiolicata (risalente alla fine del XVIII secolo) e da un pannello in ceramica vietrese raffigurante i Santi Pietro e Paolo, opera del 1985. L’interno è formato da una vasta navata con quattro cappelle per lato. Tra le opere presenti all’interno della chiesa, ci sono le due statue lignee settecentesche raffiguranti i Santi Pietro e Paolo. Inoltre, c’è la tela raffigurante la Vergine del soccorso, assisa su un trono con a lato i Santi Pietro e Paolo, opera di Domenico Zingaro, risalente al 1509. Tela raffigurante i Santi Pietro e Paolo, opera di Nicola Corvo risalente al 1867, posta sull’altare maggiore. Ogni anno, da tempo immemore una processione di fedeli attaversa le vie di Soccavo. Unica eccezione recente, il 2020. Quando il Covid ha impedito la consueta partecipazione di massa.