SOCCAVO – Oggi dedichiamo un articolo allo sport. Intervistiamo Vincenzo e Davide Montò, giovani pallavolisti di Soccavo. Il primo è schiacciatore nella Rione Terra Volley, mentre il secondo ricopre lo stesso ruolo nel Volley Marcianise. Entrambi giocano in serie B.
di Tommy Totaro
Davide e Vincenzo, come nasce la vostra passione per la pallavolo?
Vincenzo: “La nostra passione nasce per caso. Da bambino, essendo un pò fuori forma (da lì il soprannome “Ciccio” che è in realtá è diventata, alla fine, proprio un identificativo!) ci era stato consigliato di praticare dello sport e allora ci siamo iscritti nella palestra vicino casa dove, tra gli sport praticati, c’erano il basket e la pallavolo. Le abbiamo provate entrambe, ma alla fine abbiamo scelto la pallavolo. Con il passare degli anni mio fratello ha seguito le mie orme facendo diventare la pratica sportiva un lavoro vero e proprio, una parte integrante della nostra vita, che ci portato a conseguire grandissimi risultati sportivi fino a raggiungere un sogno nel cassetto: quello di giocare in serie A ad Aversa.”
Davide: “La mia passione per la pallavolo nasce all’età di circa 8 anni, seguendo le stesse orme di mio fratello maggiore. Ogni pomeriggio, dopo la scuola, mi recavo in palestra, e giorno dopo giorno mi sono appassionato sempre più.”
Suggerireste questo sport ai vostri coetanei?
Vincenzo: “In generale consigliamo ai giovani di praticare sport sia per il benessere fisico sia per l’integrazione sociale. Giocare, divertirsi, affrontare sfide e lavorare rendono forte e matura ogni persona. Poi se si ci specializza in un determinato sport, che ben venga! Noi ci siamo riusciti con la pallavolo coltivando questa passione da oltre 12 anni. Per chi ha voglia di divertirsi ed affrontare nuove sfide insieme ad altre persone, può essere lo sport ideale. Basta provare!“.
Davide: “La pallavolo è un’attività molto particolare. È pulito, non esistono contatti con l’avversario, ed è obbligatorio il gioco di squadra, per questo motivo lo consiglierei ad un ragazzo indeciso sull’attività fisica da praticare.”
Pensate che la pallavolo possa diventare un lavoro nel vostro futuro?
Vincenzo: “Attualmente si tratta di un lavoro e di una passione. Non a caso, ci sentiamo privilegiati nell’avere trasformato un divertimento in attività lavorativa vera e propria. Speriamo di poter continuare a restare nel mondo della pallavolo anche alla fine della pratica agonistica, magari allenando. Ci piacerebbe, insomma, rimanere comunque nell’ambito sportivo anche a fine carriera.”
Davide: “Per il momento, non mi posso lamentare, attualmente per me è un lavoro normalmente retribuito, ovviamente non è uno sport ricco come il calcio o il basket ma se ci si impegna e si diventa bravi, si riesce a guadagnare anche abbastanza bene, arrivando a considerarlo un vero e proprio lavoro.”
Lo sport cosa vi ha insegnato?
Vincenzo: “Lo sport ci ha dato e insegnato tanto. Soprattutto abbiamo imparato ad allenarci e a lavorare per raggiungere determinati obiettivi nell’attività sportiva, come nella vita. Se vuoi ottenere qualcosa, è possibile riuscirci con il sudore e il lavoro di squadra. Ma soprattutto la pallavolo ci ha insegnato che soltanto affrontando le proprie paure e i propri timori, questi, alla fine, si riescono a superare. Insomma oltrepassi quello che pensavi fosse insuperabile. Sia nello sport che nella vita.”
Davide: “Lo sport mi ha insegnato tante cose. Non una in particolare. Mi ha insegnato a non mollare nei momenti di difficoltà. Mi ha insegnato che l’unico modo per raggiungere i propri obiettivi è sudare, essere costanti, lavorando duramente e con applicazione (anche se quando fai qualcosa che ti piace la fatica diventa inesistente).”
Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Vincenzo: “Diciamo che il nostro sogno lo abbiamo già realizzato, giocando in serie A. Ma quello che più ci auspichiamo è continuare a divertirci e vivere in questo mondo dando sempre il massimo senza mai mollare.”
Davide: “Il mio sogno nel cassetto era la serie A. Sono riuscito a raggiungere questo obiettivo anche se spero di ritornare in quella categoria il prima possibile. Attualmente invece mi piacerebbe molto poter giocare una partita con o contro mio fratello. Sarebbe una cosa molto bella e particolare.”
E noi concludiamo augurando a questo giovani di realizzare tutti i loro sogni, come hanno fatto finora. Decisamente un esempio di passione e impegno che altri loro coetanei dovrebbero seguire.