Secondo il poeta e scrittore Beppe Sebaste: “Una buona panchina fa sentire al riparo chi vi siede, e fa apparire il suo ozio come un’attività non soltanto legittima, ma di qualità superiore …”.

Peccato che a Soccavo, quelle pochissime panchine che hanno resistito al tempo, all’incuria e ai vandali, versino in condizioni a dir poco precarie. Volendo essere generosi! Un esempio? Quella sgangherata che a via Epomeo, fino a poco fa, vedeva seduta e schienale metallico poggiare su grandi mattoni messi lì alla meglio, non si sa da chi, visto che la base originaria era stata divelta dal terreno e poi sparita. Immaginate, dunque, anziani o mamme con bambini che, volendosi riposare per qualche minuto, invece, di trovare un po’ di relax, dovevano preoccuparsi piuttosto di “giocare” sugli equilibri per non cadere a terra.

A poco sono valsi i tanti esposti fatti in questi anni alle autorità competenti, sottolineando la pericolosità di quel che rimaneva della panchina.

Di recente, però, il lieto fine, grazie anche all’interessamento di Franco Luongo dell’associazione Periferie in Città, che ha chiesto un ripristino del decoro urbano, con riferimento in particolare a quella panchina.

“Dopo quasi un anno dalla mia denuncia – spiega Franco Luongo – la panchina, in condizioni pietose da circa 10 anni,  è stata ripristinata, o meglio, sostituita con una recuperata dai giardinetti di via Giustiniano dissaldata 4 anni fa. Questo grazie anche al consigliere Marco Lanzaro e alla Napoli Servizi”.

Per la serie: Tutto è bene quel che finisce bene!

 

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