Il fisioterapista dei Campioni, Vincenzo Longobardo spiega a Soccavo magazine cosa sono, quali possono esserne le cause e come curarle nel migliore dei modi

 

“Le lesioni muscolari rappresentano una tra le problematiche più comuni nel mondo sportivo, sia a livello amatoriale che non – sottolinea il fisioterapista dei Campioni, Vincenzo Longobardo -. Una gestione corretta di una lesione è fondamentale non solo per garantire un rientro in campo il prima possibile, ma soprattutto per ridurre al minimo complicazioni e possibilità di recidive future”.

 

Cos’è una lesione muscolare?

“Un vero e proprio danno a carico delle fibre muscolari, che subiscono un’interruzione più o meno ampia a seconda della gravità. Abbiamo infatti, secondo le classificazioni più recenti, tre tipi di lesioni muscolari:

*Primo grado (lieve): coinvolge meno del 5% delle fibre muscolari e la guarigione è piuttosto veloce. Avviene nell’arco di 15/20 giorni;

*Secondo grado (moderato): la rottura coinvolge una porzione più estesa delle fibre muscolari, ma non è totale. Il recupero avviene generalmente nell’arco di 20/30 giorni;

*Terzo grado (grave): rottura completa del muscolo o di oltre il 50% delle fibre muscolari. La guarigione avviene in oltre 30/40 giorni e talvolta può richiedere anche l’intervento chirurgico”.

 

Quali potrebbero essere le cause di una lesione muscolare?

“I meccanismi più comuni attraverso cui si verificano lesioni muscolari possono riguardare uno o più di uno dei seguenti aspetti:

*Mancanza di mobilità e di riscaldamento adeguato, che preparano i muscoli all’attività fisica aumentando la temperatura corporea, l’apporto ematico ai tessuti e la loro flessibilità. Di conseguenza, quando manca questo passaggio, i muscoli risultano molto più rigidi e meno pronti a gestire lo stress meccanico dell’attività;

*Sforzo eccessivo inteso come intensità o durata dell’allenamento, senza un adeguato periodo di adattamento;

*Movimenti improvvisi o impropri con esecuzioni scorrette, che sovraccaricano in modo inadeguato le strutture muscoloscheletriche;

*Affaticamento muscolare: quando i muscoli sono stanchi, la loro capacità di contrarsi in modo efficace diminuisce, compromettendo la coordinazione e la forza con la risultante di movimenti imprecisi, che aumentano il rischio di infortuni;

*Traumi diretti: ad esempio, una ginocchiata sul quadricipite”.

 

Come si svolge la fase di cura di una lesione?

“Durante la fase acuta di una lesione muscolare (1-3 giorni) è opportuno osservare quello che viene comunemente definito protocollo R.I.C.E., acronimo che sta per:

*Riposo: durante questa fase è importante limitare le attività che sollecitano la zona infortunata;

*Ghiaccio: da applicare per 15/20 minuti, 4/5 volte al giorno;

*Compressione: attraverso fasciature o calze elastiche per ridurre il gonfiore;

*Elevazione della zona infortunata, per favorire il ritorno del sangue verso il cuore.

Per alleviare dolore e infiammazione durante la fase acuta, sotto consiglio di uno specialista, è possibile fare ricorso anche all’associazione di terapia farmacologica tramite l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

 

È fondamentale fin da subito iniziare un protocollo riabilitativo di fisioterapia, così che la guarigione avvenga nel miglior modo possibile, riducendo al minimo il rischio di recidive.

 

Da Fisionapoli, ci occupiamo quotidianamente di problematiche sportive e, durante la fase iniziale di una lesione muscolare, applichiamo protocolli specifici che prevedono l’utilizzo di terapia fisica, tra cui laserterapia, tecarterapia, pompa diamagnetica e ultrasuoni, fondamentali per gestire l’infiammazione, ridurre l’edema e favorire la guarigione tessutale tramite la velocizzazione del metabolismo cellulare.

È molto importante, inoltre, associare a questo una terapia manuale per mantenere sempre il muscolo rilassato e morbido, migliorare la circolazione sanguigna e ridurre il dolore.

Durante tutto il percorso riabilitativo è di cruciale rilevanza saper attuare un giusto timing di esercizi per sottoporre il muscolo danneggiato ad un carico di lavoro che sia gradualmente più allenante e di intensità crescente, fino a riportare l’atleta a un rientro in campo sicuro, una volta che la lesione sarà guarita.

La fisioterapia continua anche durante questa prima fase di rientro in campo, con esercizi specifici che mirano al rinforzo sempre più intenso e all’elasticizzazione del distretto interessato.

Il nostro lavoro di fisioterapisti, però, non termina qui con la guarigione, ma si spinge oltre, verso l’educazione del paziente al movimento: ci impegniamo, infatti, a trasmettere l’importanza della prevenzione ponendo la giusta attenzione su una corretta routine di mobilità, riscaldamento, defaticamento e stretching, sulla gestione graduale dell’intensità degli allenamenti, su alimentazione e idratazione ed anche sulla tecnica corretta e la postura”.

 

Dott. Vincenzo Longobardo – fisioterapista sportivo SSC Napoli

Fisionapoli – via dell’Epomeo 104 Soccavo – Napoli – Tel. 329 2945312

www.fisionapoli.com – Ig: @vincenzolongobardo_fisio

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