di Luigi Sansone

 

Durante i mesi invernali, caratterizzati da freddo e condizioni meteo spesso avverse, gli animali cercano di restare in vita utilizzando vari metodi di sopravvivenza. Alcuni di essi cadono in un profondo letargo, che risulta essere un ottimo modo per superare il periodo difficile e risvegliarsi in Primavera quando le condizioni climatiche permettono di vivere senza rischiare di morire assiderati. Ma cosa fanno quegli animali che, invece, non vanno in letargo?

Soccavo è una zona moderatamente urbanizzata, un quartiere della grande città di Napoli che, come gli altri, presenta contemporaneamente vantaggi a svantaggi per la biodiversità. In città, le temperature sono senza dubbio più calde per via di molteplici fattori come il traffico veicolare, la presenza di case riscaldate e l’ambiente chiuso che ripara dai venti. Per questo motivo, molti uccelli in inverno trovano riparo e rifugio nella grande metropoli.

A Soccavo, in piazza Ettore Vitale adiacente alla Parrocchia di San Giovanni Battista, sono presenti numerosi alberi di pino, che conferiscono degli eccellenti posatoi per numerose specie di uccelli, soprattutto passeriformi, come il Passero d’Italia, il Codirosso spazzacamino e i piccoli ed adorabili Luì. Questi uccelli in inverno si avvicinano molto alle case per trovare calore, riparo, ma anche cibo. Per dare un aiuto a queste piccole creature è possibile, seguendo alcune fondamentali regole, lasciare dei semi in sottovasi asciutti o costruire una mangiatoia che sarà senza dubbio utilizzata dagli uccellini erranti, che probabilmente impareranno e ritorneranno sui balconi di quelle persone che lasciano costantemente semi di vario genere.
Esistono, invece, uccelli più qualunquisti, più grandi ed adattabili a qualsiasi tipo di pasto. Ne sono un esempio i grandi gabbiani reali che colonizzano soprattutto l’area adiacente al mercato rionale di via Nerva. Il motivo è semplice! Vanno lì per rubare e mangiare gli scarti di pesce dei vari pescivendoli presenti nel mercato. In più, nell’immondizia i gabbiani trovano tantissime altre fonti di cibo utilizzando i cassonetti come veri e propri supermercati a km zero!
Lungo la strada principale di via dell’Epomeo sono presenti alcuni alberi di Ligustro. Questa pianta fruttifica proprio in inverno e produce delle bacche viola bluastre di cui i piccioni e le tortore dal collare ne vanno ghiotti. Non è raro infatti vedere, nelle giornate fredde ma assolate, decine di colombi intenti a mangiare sulle fronde di questi alberelli alti al massimo 3-4 metri. Oltre all’avifauna, a Soccavo sono presenti anche altre specie di animali, più elusive e difficili da vedere. Un esempio lampante è il mimetico geco dei muri, un rettile che vive spesso nelle nostre case, innocuo ed alleato contro le zanzare dei periodi estivi. Nell’area di via Quintiliano, ma anche in via Antonino Pio andando verso via dell’Epomeo, le strade sono caratterizzate da muretti in tufo laterali, che offrono riparo a numerose specie. Il tufo, anche in natura, crea buchi e cunicoli che fungono da tane per molti animali. Il geco dei muri si nasconde proprio dentro questi buchi, tra un mattone di tufo e l’altro, ed esce nelle ore più calde ed assolate. Si possono vedere anche in inverno ma, a differenza dell’estate, hanno un colore molto più scuro, quasi tendente al nero, proprio per assorbire e catturare più calore possibile. Nei muretti, assieme al nostro geco, vivono anche numerosi insetti di cui si ciba.

Per quanto possa sembrare strano anche in città gli animali cercano riparo e cibo, alcuni in maniera più astuta, altri per puro istinto di sopravvivenza. In qualche modo la Biodiversità cerca di appropriarsi dei propri spazi e condivide con noi la vita tra un balcone, un albero ed una strada!

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